Il Museo

Il Museo della Terza Armata, inaugurato per iniziativa del Generale Alberto Aliberti il 30 agosto 1956, racchiude cimeli, documenti e memorie storiche della “Invitta” durante la Prima guerra mondiale.
Il Museo in sé non ha alcuna intenzione celebrativa ed è stato concepito come omaggio a tutti i caduti, senza distinzione di nazionalità.
Rappresenta un’occasione per meditare sulla guerra e le sue conseguenze.
Il Museo Storico della Terza Armata offre a tutti, in particolare agli studenti, un’opportunità didattica per poter scorrere pagine di storia autentica scritte dagli stessi protagonisti del conflitto.
Moltissimi sono i nomi celebri che figurano nell’immensa anagrafe della Terza Armata, tra cui ricordiamo: Enrico Toti, Francesco Baracca, Fulco Ruffo di Calabria, Benito Mussolini, Cesare Merzagora, Sandro Pertini,
Giuseppe Roncalli (poi Papa Giovanni XXIII), Paolo Caccia Dominioni, Giuseppe Ungaretti, Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Umberto Boccioni, Mario Sironi e Antonio Sant’Elia.

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Armi e Divise

Interessanti le armi, uniformi ed i cimeli che mostrano quali fossero le condizioni di vita dei soldati del tempo e quali furono i loro equipaggiamenti. Esposte nelle vetrine, le uniformi fanno bella mostra di sé, evidenziando quali erano gli standard uniformologici dell’epoca.

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Mappe e Carte Geografiche

E’ di enorme importanza la documentazione cartografica presente, materiale autentico ed in ottimo stato conservativo. Tra gli esempi più illustri, carte geografiche in scala 1:100.000 disegnate a mano e colorate a pastello ogni mattina presso il Comando della Terza Armata, al fine di indicare la dislocazione delle Grandi Unità, dei Corpi e dei Reparti autonomi.

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Fotografie Italiane e Austriache

Gli album fotografici conservati presso il Museo, possono entusiasmare il visitatore con la rarità delle immagini, tra cui anche una straordinaria raccolta di lastrine stereoscopiche donate dal Conte Scrofa De Cumani, in ricordo del bisnonno, Ufficiale del Genio Aerostieri. Le lastre possono essere ammirate tramite un restitutore che ricrea nello spazio, con effetti tridimensionali, scene di vita della Grande Guerra.

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Documenti di Guerra

Moltissimi i documenti, tutti originali e consultabili in formato digitale o cartaceo, raccolti in contenitori: ordini di operazioni, appunti, lettere, messaggi e anche manoscritti e situazioni. I documenti erano diretti ai Comandi di livello superiore o inferiore e, rileggendoli, ancora oggi si può rivivere il dramma palpitante del Piave, attimo per attimo.

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Cimeli Savoia e Villasanta

Importanti lasciti per la costituzione del Museo nel 1956 furono le donazioni delle famiglie Savoia e Villasanta (la quale fu aiutante del Duca D’Aosta in tutto il periodo della Grande Guerra) che lasciarono documenti e cimeli in parte provenienti dal Museo S. Martino di Napoli e dal Castello di Salluri, in Sardegna, che costituirono la parte più importante con documenti, cimeli e ricordi di Emanuele Filiberto di Savoia del Museo nella sua costituzione iniziale.

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Firme

Tra le collezioni conservate, vi è anche una raccolta di circa 60.000 firme di reduci o parenti di ex combattenti donata al Duca D’Aosta a Torino nel 1926, nel quale si possono trovare le firme di personaggi illustri che hanno fatto la Storia d’Italia.

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